II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
I° classificata sezione 1 – poesie a tema libero –
Laura Macchia
Quando
Quando eravamo margherite e lavanda
sentivamo l’aspro profumo del fiore bianco
e il sentore di miele nel fondo del violetto
che s’ergeva glorioso sul suo stelo deciso.
Ero con te pietra, foglia e sentiero
terra secca di sole o zolla appena intrisa dalla pioggia
viva e leggera, fiduciosa.
Mi sentivo tutt’uno con il mondo.
Avevo ruoli e amore e un giardino.
I galli e il loro canto alla mattina
l’abbaiare dei cani il controcanto
e gatti sconosciuti acciambellati
sui gradini di casa.
Una musica vera mi cullava
e un’altra misteriosa mi guidava.
Eravamo lavanda e margherite.
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
II° classificata sezione 1 – poesie a tema libero –
Egizia Venturi
Lampare (a mio padre)
Sul muretto della spiaggia nel diverbio che si accende
ricompaiono vive storie di pesca e di avventura.
Tornano lente le barche e nel plesso dormiente
sciaborda l’acqua cantilenando
nenie d’amore e di fatica.
Vorrei che tu, tornato col vento, regalassi ancora conchiglie con l’eco del mare.
Ma il libeccio s’appressa, lanciando marosi.
Difficile averti accanto.
Difficile dimenticarti.
Sui tetti, indifferente, cala la notte,
ma tarda l’ora del sonno.
Solo lampare in lontananza,
per compagnia.
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
III° classificata sezione 1 – poesie a tema libero –
Vittorio Di Ruocco
Ode ad un amico scomparso
Non colsi nel tuo sguardo la paura
di chi senza difese è alla deriva
nel mare minaccioso della notte.
Nel cielo illune e orfano di stelle
l’unico lume ardeva nel tuo cuore
mentre le onde, armi del tormento,
squassavano sferzanti il tuo respiro.
Fu l’ultimo terribile presagio
quell’alba che stentava ad arrivare
tra le penaci nubi e il lento strazio
frutto malvagio della tua illusione.
Funambolo lanciato al suo trapezio,
volasti a braccia aperte, sorridente
nell’aspro buio che ti strappò la vita.
Il sangue tuo vermiglio si raccolse
in una pozza larga e disperata
e un lungo pianto scese per le strade
a reclamare ogni tuo respiro.
Adesso dalle terre del silenzio
sotto la folle danza delle stelle
risale il tuo terribile lamento,
la luce tenebrosa della morte,
ed è una melodia che mi trafigge
la picca che giammai mi lascia vivo.
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
I° classificata sezione 2 – poesie dedicate allo SPORT –
Danila Pesce
Il tifoso
Il tifoso poveretto stretto, stretto sul panchetto,
scatta ed urla: “Fallo, c’era! Hai perduto la bandiera?
Non hai visto proprio niente? Tu sei orbo veramente!
Scusi, lei, vuol star seduto? Non mi tocchi, ehi, aiuto!
Ed intanto là sul campo il pallone, come un lampo,
taglia tutta la difesa, il portiere sbaglia presa,
il rinvio è lento e fiacco e la palla va nel sacco.
Ora son tutti esultanti, s’alza il coro: “Dai, avanti…”
Sotto l’acqua, con il vento, il tifoso va contento
Se si vince la partita cambia il gusto della vita,
se si perde, tutto è mesto, ma la speme torna presto.
Ci sarà pur l’occasione d’esser primi del girone…
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
II° classificata sezione 2 – poesie dedicate allo SPORT –
Antonio Pansera
Il silenzio delle palestre
Le luci si spengono,
tutto piomba nel buio
e nel totale silenzio
ogni cosa, come d’incanto,
sembra assopirsi
in questo inaspettato evento.
La vita nelle palestre
si è fermata,
ma non definitivamente.
Ora le luci tornano ad accendersi,
la presenza e le voci degli atleti ad animarsi
mentre tutte le cose
appaiono destarsi da un magico incantesimo
con la voglia di ricominciare
e di non arrendersi mai,
felicemente la felicità riprende nelle palestre
come era prima-
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
III° classificata sezione 2 – poesie dedicate allo SPORT –
Mariagrazia Doglio
16 ottobre 1968
Oggi Tommie non corre
per fuggire agli insulti
e salvarsi.
Oggi John non corre
per dimostrare la sua forza,
arrivare al traguardo
e lasciare indietro gli altri.
Oggi corriamo
per vincere insieme,
per metterci in gioco,
per rischiare con coraggio.
Io, bianco tra due neri ,
non voglio essere un intruso.
Ho una spilla sul petto.
Io alzo lo sguardo,
loro i pugni ribelli.
M’importa.
Urliamo in silenzio
l’uguaglianza
per un mondo che cambia.
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
I° classificata sezione 3 – poesie dedicate al GOLF –
Victor Coggiola
Drive for show putt for money
Sul prato quieto m’addresso,
batto la palla,
il colpo rinnovato si crea
i pini palpitano al suono del mio drive
allungo lo sguardo
vedo sul green un fine luccichio
i miei compagni applaudono,
che ristoro d’impalpabile gioia!
Spingo il carrello e non affretto i passi
M’inginocchio sul tappeto verde
Guardo la buca, guardo la palla
Indirizzo il mio putt,
batto
la palla malandrina gira,
ferma sull’orlo non si muove
un colpo al cuore
come un gran maglio
riassumo in respiro
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
II° classificata sezione 3 – poesie dedicate al GOLF –
Maria Mellano
Un pomeriggio speciale
Le voci, le risate dei ragazzi. Ferri e palline ci aspettano.
Eccoci pronti.
La ragazza impugna il ferro incerta sulle gambe.
Concentrazione. Non sente più nulla.
Solo il fluttuare nell’aria del ferro.
La pallina è colpita, corre. Esplode la gioia.
La tua gioia diventa anche la mia.
Grazie per la gioia che hai fatto anche mia.
Grazie per il tuo sorriso sincero.
La pallina corre di nuovo. Ancora esulti. Esulto anche io.
E’ tutto un provare a colpire la pallina, è tutto un entusiasmo.
La pallina è colpita. Corre.
E’ un vocio di chi arriva più lontano, o la manda nel fiume o la lancia verso il cielo.
Grazie per questo giorno vissuto insieme.
Tutti aspiranti giocatori di golf, tutti con un’unica meta: colpire la pallina e gioire.
Ecco d’improvviso la pallina è colpita. Una dopo l’altra.
Ecco d’improvviso un raggio di sole colpisce il mio cuore. Colpisce anche il vostro.
Grazie per il dono che ho ricevuto.
La vostra gioia di vivere, ora è anche un po’ la mia, non solo sul campo da golf.
II° Premio Internazionale di Poesia 2020
Rabin Dranath Tagore
III° classificata sezione 3 – poesie dedicate al Golf –
Paolo Bucchianica
...ma tutti lo sanno
Raggiunta la palla che ho appena tirato,
la vedo e non vedo nell’umido prato.
Perbacco è finita accanto a un ciuffetto,
è proprio malmessa, non sporge nemmeno,
difficile farla volare davvero.
Non voglio pensare e farmi problemi,
nessuno mi guarda, son solo soletto,
chi marca è distratto e pensa a se stesso,
mi volto e per caso mi scappa un calcetto.
Oh guarda, la palla adesso è in vetrina,
mi accingo ad un tiro più bello di prima.
Sarà scivolata sul letto di foglie,
o spinta dal vento ahimè vorticoso.
Son forte, son bravo, son furbo, son lesto,
un vero campione dal colpo perfetto.
Adesso son pronto al rito finale
un gran battimani dal pubblico sale.
Mi danno anche un premio, mi fanno una foto,
mi stringon le mani ma ciò... conta poco.
Se guardo più attento gli amici sul viso,
mi accorgo che ognuno nasconde un sorriso.